Chiamiamo anabolismo il
processo di costruzione e di rinnovamento del complesso proteico mentre catabolismo
quello di distruzione dello stesso.
Nel nostro corpo il rinnovamento
delle strutture proteiche è continuo; vengono sintetizzate di continuo nuove proteine, è quindi
necessario un costante rifornimento dall'esterno; parliamo quindi di "FABBISOGNO
PROTEICO".
La funzione anabolica è
quella parte di metabolismo che riguarda le fasi di accrescimento e sintesi.
Tale
fase è possibile solo se il corpo umano
ha a disposizione risorse energetiche e nutrizionali superiori di gran lunga
rispetto a quelle necessarie per svolgere le normali attività fisiologiche.
Nel body building questo si
traduce nell'applicazione dei principi per la crescita delle masse muscolari, i
quali sono infatti basati su allenamenti in grado di suscitare reazioni di adeguamento
molto marcate, e su stati alimentari iperproteici ed ipercalorici, che pongono
l'organismo in una condizione ottimale per l'anabolismo cellulare.
Quindi durante l’allenamento ci si trova in tale
situazione: la distruzione delle proteine, le basi della nostra struttura
muscolare. In questa stato si demoliscono le molecole proteiche e si ha un aumento dell'operosità degli ormoni
catabolici.
Il più famoso e temibile per chi pratica l'allenamento con i pesi è il cortisolo, prodotto dalla ghiandola surrenale, più precisamente dalla zona fascicolata della sua porzione corticale. Il cortisolo è un ormone di tipo steroideo, derivante cioè dal colesterolo, ed in particolare appartiene alla categoria dei glucocorticoidi, di cui fa parte anche il corticosterone (meno attivo). Il cortisolo viene sintetizzato su stimolazione dell'ormone adrenocorticotropo (ACTH), prodotto dall'ipofisi. La sua azione principale consiste nell'indurre un aumento della glicemia. Questo aumento viene ottenuto stimolando la gluconeogenesi epatica, che in questo caso viene sostenuta dagli amminoacidi derivanti da un accentuato catabolismo proteico, soprattutto a livello dei muscoli scheletrici. Inoltre, durante il catabolismo diminuisce anche il valore ematico del testosterone che ha funzioni anaboliche.
Il famoso over-training o
sovrallenamento non è nient'altro che il prevalere degli ormoni catabolici su
quelli anabolici.
Finito il nostro allenamento, nel
nostro corpo inizia immediatamente la fase anabolica. I nostri muscoli
stimolati dall’allenamento necessitano di mattoni per accrescere la loro
struttura. Se non viene fornito il giusto rifornimento dalla fase anabolica si
passa rapidamente a quella catabolica. In termini più semplici, quando manca
una scorta sufficiente carburante l'organismo lo rileva e cerca di porvi riparo
"smontando" i muscoli e convertendo le proteine in energia.
Fondamentale è il pasto dopo l’allenamento che dovrebbe contenere un giusto mix di proteine e carboidrati dato che tutto quello che viene ingerito è utilizzato per la fase anabolica.
Fondamentale è il pasto dopo l’allenamento che dovrebbe contenere un giusto mix di proteine e carboidrati dato che tutto quello che viene ingerito è utilizzato per la fase anabolica.
Per finestra anabolica s'intende il breve periodo,
successivo ad un allenamento intenso, in cui il muscolo scheletrico è
massimamente predisposto ad incorporare e ad utilizzare i nutrienti,
per la sintesi di nuovo tessuto contrattile e per la riparazione di quello
lesionato dall'attività fisica. Normalmente la finestra anabolica si fa
coincidere tra i 20 ed i 120 minuti dal termine dell'allenamento.
Per accentuare questa sorta di
"effetto spugna", che predispone il tessuto
muscolare ad "assorbire" i substrati necessari alla sintesi
proteica ed al ripristino delle scorte energetiche, si consiglia di consumare
"proteine
veloci", come quelle del siero del latte
idrolizzate, e carboidrati a
medio e ad alto indice glicemico.
Questa strategia nutrizionale ha lo scopo di produrre uno sbalzo glicemico; il
massiccio rilascio di insulina
che ne consegue facilita infatti l'ingresso dei vari nutrienti nelle cellule,
incluse quelle muscolari.
La medesima
"accortezza" viene adottata anche per la creatina; inoltre,
dato che le proteine rappresentano un discreto stimolo al rilascio insulinico,
l'associazione di integratori
proteici e zuccheri
semplici (rapporto 1:1 - 0.7:1) e creatina, costituisce uno degli
spuntini post-workout preferiti dai bodybuilders, spesso arricchito da supplementi
aminoacidi come ramificati, glutammina, arginina e
relativi sali. Dato che l'assorbimento di questi "beveroni" non
è immediato, per sfruttare al massimo le potenzialità della finestra anabolica
se ne consiglia l'assunzione entro 15 minuti dal termine dell'allenamento.
Dopodiché, a distanza di mezz'ora - un'ora si consiglia di consumare un pasto
solido ricco di proteine e carboidrati complessi.
Quindi Nei bodybuilder è necessario un maggiore
contributo proteico, ( in genere pari a due grammi per kg di peso corporeo), dato
che, essendo maggiore la percentuale di massa magra, possedendo
più muscoli rispetto
a persone sedentarie, parte delle proteine viene utilizzata a scopo energetico
e una piccola quota viene eliminata con la sudorazione, e tutti i processi di distruzione e
ricostruzione (catabolismo-anabolismo) che riguardano le strutture proteiche
avvengono più speditamente.
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